Basta! in italiano

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i controlli alle frontiere

COP21 in Francia: libera circolazione sospesa! I difensori del clima non saranno i benvenuti

Di Sophie Chapelle

Il governo francese si accinge a ristabilire i controlli alle frontiere per un mese, durata della Conferenza internazionale sul clima a Parigi. Questa misura d’eccezione viene presa « in caso di grave minaccia per l’ordine pubblico o per la sicurezza interna ». La società civile, che conta di mobilitarsi in massa, sembra presa di mira in modo particolare. Numerose delegazioni provenienti da paesi del Sud incontrano difficoltà nell’ottenere i visti d’ingresso.

Migrazioni

Appello europeo: marce della solidarietà per delle politiche alternative sulle migrazioni

Di Collectif

Delle personalità di tutta l’Europa si preoccupano dei nuovi costumi che attraversano l’Europa: «Sono propensi a coltivare il razzismo, l’antisemitismo, l’islamofobia, invece della benevolenza, del trattamento positivo, dell’accoglienza organizzata dell’altro.» Loro chiedono ai politici e ai media di cambiare lo sguardo sui migranti, quando 22 000 persone sono morte in 15 anni nel tentativo di raggiungere l’Europa. E lanciano l’idea di marce della solidarietà. La prima si svolgerà tra Calais e Bruxelles in agosto.

Segreto d’impresa: come le lobby orchestrano la regressione

Di Olivier Petitjean

In nome del “segreto d’impresa”, i deputati francesi avevano già in precedenza tentanto inutilmente di limitare la diffusione di informazioni riguardanti le imprese. Una regressione in materia di diritto all’informazione, a scapito dei lavoratori, sindacalisti, giornalisti e ”lanciatori d’allerta”. La questione riemerge ora a livello europeo, con una proposta di direttiva ordita dal piccolo mondo delle lobby di Bruxelles. Il principio è identico: che il segreto sia la regola e l’accesso alle informazioni, l’eccezione. E che l’informazione diventi di proprietà esclusiva delle imprese. Anche a rischio di rimettere in discussione i fondamenti stessi dell’Unione europea e della democrazia.

Austerità e disoccupazione: come creare milioni di nuovi posti di lavoro

Di Maxime Combes

La disoccupazione ha appena stabilito un nuovo record storico. Il governo parla di una “tendenza al miglioramento”, ma nulla sembra fermare l’aumento della disoccupazione. Tuttavia, numerosi studi dimostrano che la lotta ai cambiamenti climatici potrebbe generare molti posti di lavoro. Più di 10.000 solo per i Paese Baschi, secondo uno studio pubblicato dal collettivo altermondialista Bizi! alla vigilia del Primo maggio. Nel Regno Unito, sindacati e organizzazioni ambientaliste si alleano per stimolare la creazione di un milione di posti di lavoro nelle energie rinnovabili, nei trasporti e nelle ristrutturazione degli edifici. Panoramica delle proposte.

Commercio equo

Il cioccolato equo solidale, un prodotto in via di estinzione?

Di Simon Gouin

La deforestazione , il lavoro minorile , i contadini sottopagati : nei paesi in cui viene coltivato , il cacao non è proprio sinonimo di progresso sociale . Tuttavia, il mercato del cioccolato non è mai andato cosi bene . E la carenza di cacao è una minaccia. I giganti dell’industria del cioccolato stanno cercando di reagire annunciando di volersi convertire nel cacao «sostenibile». Molti certificatori di commercio equo solidale offrono loro un etichetta su misura . Col rischio di rinunciare a trasformare veramente un settore socialmente ingiusto .

Evoluzione

Benvenuti in una nuova era geologica, determinata dagli uomini in meglio o in peggio: l’Antropocene

Di Sophie Chapelle

La civiltà industriale ha raggiunto un nuovo traguardo. Secondo numerosi scienziati, è arrivata a un livello di forza geologica in grado di decidere il futuro della Terra. La nostra impronta sull’ambiente è tale che il suo impatto si fa già sentire: aumento della temperatura globale, «sesta estinzione» delle specie, acidificazione degli oceani… entreremo così nell’Antropocene, «la nuova era degli uomini». Lungi dall’essere ineluttabili, questi impatti sono determinati dalle scelte politiche, economiche ed ideologiche fatte da una piccola parte della specie umana. Come può l’umanità collettivamente prendere in mano il suo destino? Analisi.

Nucleare

A Fukushima, il governo vuole rimandare i profughi nelle zone contaminate

Di Sophie Chapelle

Sono più di 160 000 le persone che hanno abbandonato i territori irradiati dalla catastrofe di Fukushima. E non dispongono di nessuno aiuto finanziario per ricominciare la loro vita altrove. Per il governo giapponese, la priorità è il ritorno nelle zone contaminate. Gratuità degli alloggi pubblici vuoti, monitoraggio sanitario e sussidio mensile riservato ai residenti, misure di decontaminazione dei suoli.... Tutto ciò è messo in opera per generare uno slancio al ritorno. Sul posto, dei cittadini, ricercatori e giuristi, si mobilitano per la riconoscenza legale del «diritto al rifugio»: il diritto di vivere altrove, in un ambiente non contaminato.